Agente immobiliare: normativa ed etica professionale 

L’attività di agente immobiliare è regolata da una specifica normativa che definisce approfonditamente anche e soprattutto determinati valori di etica professionale. Quali sono? E perché sono importanti? Scopriamolo insieme.

Agente immobiliare definizione e normativa

Come definisce l’articolo 1754 del Codice Civile “è mediatore colui che mette in relazione due o più parti per la conclusione di un affare, senza essere legato ad alcuna di esse da rapporti di collaborazione, di dipendenza o di rappresentanza”. Ciò è riconducibile anche all’agente immobiliare che di fatto nel suo operato svolge un’attività di mediazione per la compravendita o la locazione di immobili. Da questa definizione normativa emerge un primo e sostanziale requisito etico che è quello della neutralità. È fondamentale: non solo perché deve stimolare fiducia nei clienti, ma soprattutto perché non deve favorire una delle due parti. A differenza di ciò che comunemente si crede infatti un agente immobiliare non è semplicemente un professionista che fa incontrare domanda ed offerta: il risultato del suo lavoro deve condurre al miglior affare per tutti. E questo avviene per opera della sua mediazione. Una legge specifica, la n° 39 del 1989 e successive modifiche, inoltre stabilisce l’accesso alla professione: questa può avvenire solo tramite iscrizione alla Camera di Commercio, dopo aver conseguito, con un esame conclusivo ad un corso di preparazione, l’abilitazione detta comunemente “patentino”. Non è un vero e proprio albo professionale, ma ne ha alcune caratteristiche, come la conseguente linea d’etica. Questa normativa ed altri articoli del codice civile regolamentano dunque l’attività dell’agente immobiliare, stabilendone anche alcuni principi etici irrinunciabili, a pena di sanzioni, economiche e non. 

Agente immobiliare, quando la legge detta l’etica professionale

Dunque, un agente immobiliare per legge e per etica deve essere iscritto alla camera di commercio dopo aver conseguito l’abilitazione alla professione e deve mediare in modo imparziale, neutrale, tra le parti di un affare immobiliare. In più, come stabilito dall’articolo 1759 sussiste il dovere etico di comportarsi con diligenza professionale. Cosa significa? Deve avere cura che gli immobili da lui trattati siano in regola, che non sussistano vizi o pendenza, che la valutazione sia adeguata al mercato, che l’acquirente abbia solvibilità ed il venditore i titoli per cedere la casa. Questo significa controllare con cura tutte le documentazioni prima di assumere l’incarico, con il presupposto di informare gli interessati prontamente di ogni anomalia di cui viene a conoscenza che possa arrecare danno ad una delle parti. Trasparenza nella comunicazione e competenza sono altri obblighi morali ed etici stabiliti dalla normativa. Se ne evince che laddove abbia mancanze in tal senso diventa responsabile del danno che i clienti possono subire

I valori etici degli agenti immobiliari iad

Diventare un agente immobiliare iad significa avere tutti questi presupposti voluti dalla legge, ma anche valori etici aggiuntivi, una marcia in più, indice di serietà e professionalità:  

Entrare a far parte del mondo iad è semplice!

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