Stai pensando alla creazione di un business sul mercato immobiliare? La soluzione migliore potrebbe essere quella di aprire un’agenzia indipendente, con totale libertà di movimento e magari anche con una squadra di professionisti che lavorino al tuo fianco. Il settore è quello giusto per guardare al futuro: il mattone come bene rifugio mantiene sempre alte le domande e le offerte di compravendita ed affitto, sia di case che di uffici, negozi o terreni. Tuttavia, avviare questa attività comporta dei costi, sia di avviamento che di gestione sul lungo termine, che vanno valutati attentamente prima di lanciarsi nell’impresa. Quali sono? Come possono incidere sul fatturato e sui guadagni? Come fare e quali soluzioni alternative?
Aprire un’agenzia immobiliare, cosa occorre sapere e fare?
Per aprire un’agenzia immobiliare, bisogna innanzitutto avere i requisiti professionali previsti dalla legge, ovvero:
- il patentino di agente di affari in mediazione, che si ottiene superando un esame presso la Camera di Commercio di riferimento: attesta le competenze tecniche, giuridiche e commerciali necessarie per operare nel settore immobiliare, ma soprattutto l’abilitazione obbligatoria e legale quindi garantisce la professionalità;
- aprire una partita IVA, necessaria per emettere fatture e gestire la propria contabilità;
- stipulare una polizza assicurativa di responsabilità civile professionale, che copre i rischi derivanti dall’esercizio dell’attività: è obbligatoria per legge al momento dell’iscrizione nell’albo dei mediatori;
- scegliere la forma giuridica più adatta, come l’impresa individuale, società di persone o di capitali; a seconda dei casi cambiano le responsabilità in materia patrimoniale e fiscale, ma anche l’eventuale tassazione;
- trovare una sede adeguata, che sia facilmente raggiungibile, visibile, e dotata di tutti i servizi necessari, come luce, acqua, telefono, internet, eccetera.
Aprire un’agenzia immobiliare, quali i costi all’avviamento?
I costi di avviamento di un’agenzia immobiliare dipendono da diversi fattori, come la forma giuridica scelta, la dimensione della sede, l’arredamento, gli strumenti di lavoro, il personale, eccetera. Per dare un’idea, possiamo fare l’esempio di un ufficio di media grandezza, con due dipendenti, in una città come Roma:
- costi burocratici: registrazione eventuale società o impresa individuale, iscrizione alla Camera di Commercio, al pagamento delle imposte di bollo, eccetera. Si possono stimare in circa 2.000 euro;
- affitto, ovvero il canone di locazione della sede: i costi variano a seconda della zona, della metratura, e del contratto. Si possono stimare in circa 1.500 euro al mese;
- spese per l’arredamento: acquisto o noleggio di mobili e degli strumenti, attrezzature e materiali necessari a rendere la sede funzionale e accogliente. Si può arrivare anche a 10.000 euro, con l’essenziale;
- costi di marketing: sono quelli relativi alla promozione dell’attività, sia online che offline, attraverso la creazione di un sito web, di una pagina Facebook, di un profilo Instagram, di volantini, di cartelloni, eccetera. Si possono calcolare da una base di circa 1.000 euro al mese;
- costi di gestione: si tratta delle spese relative alle utenze, alle pulizie, alla manutenzione, alla sicurezza, eccetera. Si calcolano in circa 500 euro al mese e all’inizio necessitano di anticipi/acconti;
- stipendio dei dipendenti: tra salario, contributi, assicurazioni e spese di formazione in media vanno previsti 3000 euro a lavoratore.
In totale, i costi di avviamento di un’agenzia immobiliare a Roma potrebbero essere di circa 16.500 euro, più 9.500 euro al mese di spese fisse.
Creazione di un business sul mercato immobiliare: i costi a lungo termine
I costi sul lungo termine di un’agenzia immobiliare sono quelli che si devono sostenere per mantenere e far crescere l’attività nel tempo. Oltre alle spese fisse già descritte si devono considerare anche quelle che dipendono dal volume di affari e dal numero dei clienti:
- costi di intermediazione se ci si avvale di professionisti esterni nelle trattative;
- costi di servizio, per usufruire d professionisti in grado di offrire assistenza e servizi migliori, come notai, fotografi, home stager, ma anche geometra, commercialisti, eccetera. La cifra? In media il 10% delle commissioni incassate;
- Spese di trasferta e viaggi: trasporti e vari per visitare gli immobili, incontrare i clienti, partecipare a eventi. Si possono stimare in circa il 5% dei compensi;
- tasse: si pagano in base al regime fiscale scelto e al volume di reddito prodotto e possono arrivare anche al 30% dei compensi;
In totale, i costi sul lungo termine di un’agenzia immobiliare potrebbero essere di circa il 45% del fatturato annuo. È importante per questi motivi economici, prima di avviare una qualunque nuova attività, realizzare un business plan immobiliare dettagliato e concreto.
Aprire un’agenzia immobiliare online con iad la soluzione senza spese: quanto costa e come fare?
Un’alternativa per aprire un’agenzia immobiliare senza sostenere costi di avviamento e di gestione tanto onerosi è quella di entrare a far parte di iad, la prima rete di consulenti immobiliari indipendenti in Italia. Iad è un’azienda francese, leader in Europa, che ha rivoluzionato il modo di vendere e comprare casa, eliminando le agenzie tradizionali a favore di quelle dematerializzate e online. Come funziona? Questa impresa internazionale offre ai suoi consulenti la possibilità di lavorare in totale autonomia, senza vincoli di tempo, territoriali o spese fisse di royalty o franchising, con commissioni più alte della media incassate al 100%, e pagate direttamente dai clienti a conclusione della trattativa immobiliare, esattamente come per ogni altro libero professionista.
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Di rilievo anche il modello di business basato sul network marketing: ogni consulente è indipendente, e può diventare formatore di altri consulenti da inserire nella propria squadra, arrivando a dei compensi aggiuntivi sul lavoro del nuovo professionista senza togliere nulla a questi, che a sua volta può fare altrettanto.
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