L’intelligenza artificiale ha ormai un grande impatto su tutte le professioni, comprese quelle legate all’immobiliare: ciò desta molti timori, circa le sue varie applicazioni e la possibilità di sostituire in determinate operazioni il personale addetto. Siamo solo agli inizi di questo percorso ormai avviato e che non si può fermare! L’importante è l’approccio: non bisogna considerare l’IA come una minaccia, bensì come un alleato strategico, volto all’evoluzione della professione. Come? Sfruttandone l’imponente disponibilità di dati e potenzialità, con lo scopo di aumentare l’efficienza ed i ricavi, riducendo i costi. Ecco nel dettaglio un’analisi al riguardo della possibile trasformazione del settore immobiliare e del ruolo degli agenti immobiliari nel futuro.
Immobiliare ed Intelligenza artificiale: le potenzialità
L’intelligenza artificiale è ormai un dato di fatto: viene impiegata da decenni in molti settori, ma solo oggi con una fruizione maggiore diffusione ed implementazione sta modificando interi assetti professionali, come quello del mattone. Molti ritengono che si possa trattare di una minaccia al ruolo dell’agente immobiliare, altrettanti invece puntano ad essa come ad una risorsa preziosa. Per comprenderne le potenzialità, pensiamo solo alle quantità immense di dati immobiliari che un siffatto strumento può gestire: proprietà, locazioni, mercato, vendite, costruzioni, materiali, eccetera. Si tratta di informazioni che possono essere elaborate alla velocità della luce per identificare opportunità interessanti per clienti investitori. Allo stesso modo possono aiutare nell’edilizia, per l’acquisto di materiali ideali o ecologici, per la creazione di design di interni particolari, ma anche per dare vita a nuovi orizzonti di marketing o facilitare la gestione della clientela. Il ruolo dell’agente immobiliare non si perde poiché è fondamentale per l’analisi dei dati, per creare una prospettiva nella ricerca, per costruire un rapporto emotivo umano nel catturare i desideri dei clienti. Semplicemente adottare l’IA può cambiare in meglio il lavoro!
Il futuro dell’IA nell’immobiliare
Ad onore del vero, il settore immobiliare è tra quelli che ancora non sono riusciti a sfruttare totalmente le potenzialità dell’IA. Eppure, secondo uno studio condotto dal McKinsey Global Institute (MGI), si ipotizza che l’applicazione dell’intelligenza artificiale nel mondo del mattone possa generare dai 10 a 180 miliardi di dollari o più di valore per il settore immobiliare. Vale dunque la pena di approfondire l’argomento! Cosa fare? Ecco qualche esempio:
- Coinvolgimento dei clienti: una IA dotata di chatbot conversazionali sul sito di un’agenzia può interagire con i clienti, rispondendo a domande specifiche e rimuovendo dubbi.
- Creazioni di contenuti: allo stesso modo grazie all’intelligenza artificiale è possibile creare contenuti con testi ed immagini che descrivano le proprietà o vari progetti immobiliari. Senza dimenticare virtual tour interattivi, piuttosto che analitici standard.
- Ricerca ed analisi dei dati: che si tratti di una banca dati di proprietà in vendita o da locare, del migliore mutuo sul momento, dei valori di mercato, delle offerte più vantaggiose per investire.
Tutto ciò riduce i tempi di lavoro del consulente, poiché le risposte dell’IA arrivano in tempo reale e ciò permette una maggiore efficienza con conseguenti migliori ricavi. Si stima che le società immobiliari possono arrivare a guadagnare oltre il 10% o più del reddito operativo netto attraverso l’Intelligenza Artificiale, ovvero con modelli operativi più efficienti, una migliore esperienza del cliente, la fidelizzazione degli inquilini, nuovi flussi di entrate e una selezione più intelligente degli asset.
Intelligenza artificiale ed immobiliare, il parere degli esperti
È chiaro come un tema così importante attragga l’attenzione degli addetti ai lavori e per tale motivo, proprio di recente alcuni esperti si sono confrontati in un dibattito nella prima edizione di ReFuture AI, che ha visto la partecipazione di oltre 250 professionisti del settore immobiliare con un forum dal titolo emblematico: “Intelligenza artificiale e real estate: alleati o nemici?”. La risposta è stata univoca: l’IA può rivoluzionare il settore migliorandolo. È una nuova era, e questa è la più grande innovazione tecnologica del momento, quello della transizione digitale, di cui l’intelligenza artificiale è sicuramente un nodo centrale. Occorre prenderne il meglio e metterla al servizio dell’uomo e nello specifico dei professionisti. Chiaramente questo cambiamento porterà a nuove competenze, in ogni settore, compreso quello del mattone, serviranno nuovi modelli di business e oltre all’efficienza potranno crearsi nuovi posti di lavoro. È altamente improbabile che questi sistemi possano sostituire completamente il ruolo dell’agente immobiliare; tuttavia, sarà fondamentale adattarsi per rimanere competitivi.
Intelligenza Artificiale, come potrebbe cambiare il ruolo degli agenti immobiliari
L’intelligenza artificiale sta dunque rapidamente trasformando il settore immobiliare, rivoluzionando processi e migliorando l’efficienza. Questo accade in vari modi, grazie semplicemente alla gestione dei dati ad esempio: con enormi quantità di informazioni disponibili, l’IA è in grado di analizzare i trend del mercato, valutare il valore degli immobili e prevedere le fluttuazioni dei prezzi con precisione. Ciò permette agli agenti immobiliari di offrire valutazioni più accurate e consigli personalizzati ai clienti. La tecnologia AI applicata ai portali di ricerca immobiliare inoltre consente agli utenti di trovare proprietà adatte alle loro esigenze utilizzando algoritmi di raccomandazione avanzati, riducendo il tempo necessario per la ricerca, senza dimenticare che questa tecnologia può automatizzare le procedure amministrative, come la gestione dei documenti e la verifica delle credenziali, alleggerendo il carico di lavoro degli agenti. Tuttavia, il cambiamento più significativo potrebbe riguardare proprio il ruolo stesso dei consulenti immobiliari. L’IA ha il potenziale di sostituire alcune delle funzioni tradizionali degli agenti, come la ricerca di case o l’organizzazione delle visite: è evidente! Ma lascia comunque agli agenti la funzione più strategica e consulenziale. Invece di essere intermediari nella ricerca delle proprietà, gli agenti potrebbero concentrarsi sulla costruzione di relazioni personalizzate con i clienti, offrendo consulenze più approfondite e focalizzate sulle esigenze emotive e personali di chi cerca una casa, senza dimenticare il ruolo di mediazione nelle trattative economiche. In sintesi, l’IA non eliminerà il ruolo degli agenti immobiliari, ma ne modificherà profondamente il contributo, automatizzando compiti ripetitivi e potenziando le capacità decisionali, migliorando l’esperienza complessiva del cliente e rendendo il settore più trasparente ed efficiente. Le agenzie immobiliari ed i consulenti devono dunque adeguarsi, per rimanere al passo con i tempi. Iad, ha già avviato questo percorso da tempo, con nuovi modelli di business, sfruttando la rete, dematerializzando l’agenzia tradizionale ed impiegando sofisticati software per la gestione del lavoro. Vuoi saperne di più? Visita il sito dedicato e richiedi le informazioni per diventare un agente immobiliare di successo nell’era dell’Intelligenza Artificiale!