Nella stragrande maggioranza dei casi un agente immobiliare per poter lavorare ed essere retribuito deve avere una Partita Iva. Che sia un libero professionista che lavora da solo, che eserciti per un’agenzia, o sia titolare dell’agenzia stessa, a conclusione della mediazione deve emettere fattura al momento dell’incasso del compenso. Ecco cosa occorre sapere al riguardo e come fare per aprire la Partita IVA.
Diritti e doveri dell’agente immobiliare
La professione di agente immobiliare in Italia è regolata dalla Legge 39 del 1989 e successive modifiche con particolare riguardo al D.L. n. 59 del 2010, attuato dal Decreto Ministeriale 26 ottobre 2011. Di fatto è un mediatore d’affari ed in quanto tale mette in contatto due parti interessate alla compravendita o affitto di un immobile e le segue fino a conclusione della trattativa con consigli burocratici e pratichi. Per esercitare occorre aver seguito uno specifico corso di formazione ed aver superato l’esame finale di abilitazione, con il conseguimento del cosiddetto “patentino”. Segue poi l’iscrizione alla Camera di Commercio della provincia di Residenza e al Registro Rea per gli Agenti D’Affari in Mediazione, cioè all’albo professionale. Un agente immobiliare ha inoltre il dovere di essere imparziale (ovvero non fare gli interessi di una sola parte), nonché di informarsi ed informare circa l’oggetto della mediazione (anche reperendo i necessari documenti).
Allo stesso tempo ha il diritto ad essere retribuito per il lavoro di mediazione svolto, quando si arriva ad una compravendita o alla stipula di un contratto di affitto. Può lavorare come libero professionista autonomo o per un’agenzia immobiliare. In ambedue i casi, al momento di ogni pagamento dovrà emettere una fattura. Solo in rari casi è concessa la possibilità di effettuare una ritenuta d’acconto.
Agente immobiliare, come aprire una partita IVA
Aprire una partita IVA non è complicato ed è totalmente gratuito: basta recarsi in una sede dell’Agenzia delle Entrate con un documento di riconoscimento e fare la richiesta, oppure fare la procedura online. Di particolare rilievo assume il “Codice Ateco”, riferito alla tipologia di attività, che per il mediatore immobiliare è il “68.31.00”. Una volta che l’AdE ha effettuato i dovuti controlli, viene assegnata al richiedente la Partita Iva, ovvero un codice di 12 numeri che andrà apposto su tutti i documenti fiscali. Segue l’obbligo di aprire una posizione previdenziale presso l’INPS. Al momento della richiesta della partita IVA occorre scegliere il regime fiscale, in base a determinate caratteristiche. Le opzioni sono 2:
- Il regime forfettario (ex minimi)
- Il regime ordinario
In base al regime fiscale scelto si pagheranno poi le tasse.
Agente immobiliare partita iva obbligatoria?
Giuridicamente la normativa riguardante la professione di mediatore immobiliare non stabilisce l’obbligatorietà di apertura di una partita IVA. Di fatto però fiscalmente occorre necessariamente emettere delle ricevute per i compensi e dichiarare i propri redditi. Anche il mercato del lavoro è tale che le agenzie solitamente richiedono agli agenti immobiliari di aprire una partita IVA per ricevere i compensi. Tutto ciò, insieme all’iscrizione alla camera di commercio, rende indirettamente obbligatoria questa posizione fiscale. Cosa succede ad un agente immobiliare senza partita IVA? Sostanzialmente nulla, ma può non trovare un’agenzia immobiliare con cui collaborare! E poi c’è sempre il fisco che controlla. Il legislatore fiscale non riconosce ai mediatori immobiliari l’occasionalità del lavoro, se non in casi straordinari (con apertura di una scia e per non più di 60 giorni di attività): ritiene infatti che si tratti di un’attività abituale e continuativa, per cui non permette le ritenute d’acconto al 20% solitamente possibili per altri lavoratori autonomi occasionali.