Quanto puoi davvero guadagnare con il Network Marketing? Dalla vendita di prodotti al modello iad
Network marketing? È un modello di business che negli ultimi decenni ha suscitato tanto interesse quanto controversie, attirando critiche e sostenitori. Il principio è quello di creare una rete di collaborazioni e clienti, anche con il passaparola, per la commercializzazione diretta di specifici prodotti o servizi. Ogni collaboratore ha la possibilità di guadagnare sia attraverso la vendita dei beni proposti, sia reclutando nuovi membri che entrano nella sua rete. Se da un lato il network marketing può sembrare una via semplice per guadagnare, dall’altro è importante comprendere quanto e come funzionino i singoli modelli di remunerazione, in base al settore. Ad esempio: gli schemi piramidali -non sempre legali- ed il network marketing sono la stessa cosa? Quanto si può guadagnare effettivamente? In cosa consiste e perché funziona il network marketing proposto da iad, che ha introdotto un modello innovativo nel settore immobiliare? Scopriamolo insieme.
RIEPILOGO DELL'ARTICOLO
Cosa si intende con network marketing
Il network marketing, noto anche come multi-level marketing (MLM), è un modello commerciale in cui i partecipanti guadagnano commissioni non solo sulle vendite che effettuano direttamente, ma anche su quelle realizzate da altri addetti che reclutano. La struttura del network marketing crea una “rete” di venditori e reclutatori che si estende a più livelli. Questi livelli possono crescere esponenzialmente man mano che nuovi membri vengono aggiunti alla rete, creando un potenziale di guadagno significativo per chi riesce a costruire un gruppo solido e vasto, ovvero stando in cima alla “piramide”. L’idea su cui si basa il tutto è che ogni collaboratore possa diventare sia venditore che reclutatore, creando così una forma di business a cascata. È un sistema che premia l’attività di reclutamento, incentivando la crescita della rete e, di conseguenza, delle vendite.
Network marketing o sistema piramidale? Cosa dice la legge
Una delle principali preoccupazioni riguardo al network marketing è la confusione che si può creare tra questo sistema e gli schemi piramidali illegali. Entrambi i modelli si basano sulla creazione di una rete di persone, ma esistono delle differenze fondamentali, soprattutto in termini di legalità e sostenibilità.
Un “sistema piramidale” si concentra quasi esclusivamente sul reclutamento di nuovi membri, senza una vera e propria vendita di prodotti o servizi. In pratica, i partecipanti guadagnano principalmente reclutando altri e non c’è un valore reale nell’oggetto o servizio offerto. Spesso si richiedono cifre più o meno significative per acquisire kit di lavoro, prodotti da presentare alla clientela come tester, come elementi necessarie per entrare a far parte del team. Questi schemi sono spesso destinati a crollare, perché la base della piramide, cioè i nuovi arrivati, continua ad allargarsi senza che ci sia un mercato reale per i prodotti. In molte giurisdizioni, gli schemi piramidali sono considerati truffe e sono perseguibili dalla legge, anche perché talvolta i guadagni di chi è in cima al gruppo vengono direttamente dai compensi dei sottoposti.
L’aspetto cruciale che distingue il network marketing legittimo da uno schema piramidale è che il guadagno deve provenire principalmente dalla vendita reale e dal valore del prodotto, non solo dai reclutamenti. È un business che si basa sul mercato dei consumatori, non sulle commissioni di ingresso. Le leggi sul network marketing sono molto chiare in molte giurisdizioni, inclusa l’Unione Europea, e le aziende devono rispettare regolamenti specifici per evitare di essere classificate come piramidali.
Quanto si può guadagnare con il network marketing?
Il potenziale di guadagno nel network marketing dipende ovviamente da diversi fattori, come la capacità di vendere i prodotti, la dimensione e l’efficacia della rete costruita, e le politiche di remunerazione adottate dalla compagnia. In generale, le aziende di network marketing offrono percentuali di guadagno sulle vendite dirette e commissioni sui guadagni dei membri reclutati, con un sistema a livelli. Ad esempio, nelle aziende di network marketing tradizionali, i guadagni delle persone che operano nei primi livelli della rete (ovvero coloro che sono entrati per primi) tendono a essere più elevati. Man mano che si scende nei livelli successivi, le commissioni diventano più basse. Le percentuali variano, ma tipicamente i distributori ricavano una commissione sulle vendite che va dal 10% al 40% sul volume fatturato. Inoltre, possono essere previsti bonus per obiettivi di vendita o per il reclutamento di nuovi membri. Tuttavia, è importante notare che, secondo numerosi studi e rapporti di settore, la maggior parte dei partecipanti al network marketing guadagna solo una piccola parte dei compensi generati, mentre solo una ristretta élite di persone che hanno costruito ampie reti riesce a ottenere guadagni significativi. Diverso è il discorso del modello di network marketing messo a punto da iad immobiliare.
Quanto si può guadagnare con il network marketing di IAD?
Iad è un esempio interessante di network marketing applicato al settore immobiliare. Il modello di business è strutturato in modo da consentire a chi entra nella rete di guadagnare sia tramite la vendita di immobili sia attraverso le attività di reclutamento. Ogni agente immobiliare, infatti, non è solo un venditore di case indipendente, ma anche un “reclutatore” che può costruire la propria rete di agenti immobiliari, guadagnando commissioni su ogni transazione effettuata dal proprio gruppo. Anche qui si assiste ad un sistema di remunerazione a più livelli, che consente a chi è più in alto di ricevere una percentuale sui guadagni delle persone che hanno reclutato. Tuttavia, la quota maggiorata non viene sottratta al compenso del consulente immobiliare che ha portato a termine la transazione, bensì è elargita direttamente dalla rete iad.
Il sistema di remunerazione di iad
Il sistema di remunerazione di iad è abbastanza complesso e comprende diverse forme di guadagno. Oltre alle provvigioni sulle vendite, gli agenti infatti guadagnano una sorta di “bonus di squadra” in base al volume d’affari generato dalla rete di agenti reclutati. La struttura prevede che i guadagni siano proporzionali al livello in cui ci si trova, con commissioni che variano a seconda della posizione nell’organizzazione. Poiché ogni consulente è indipendente e può formare altri agenti, contemporaneamente si può far parte di più reti. Ovviamente un professionista che opera in una rete efficiente può guadagnare molto più di chi lavora da solo. Vediamo nel dettaglio.
- La provvigione di iad è tra le più alte del mercato: il consulente che porta a termine una transazione avrà sulla commissione iad ad esempio di 10.000 euro, il 69%, ovvero 6.900 euro. Tale percentuale sale al 87,8% se il fatturato di produzione personale supera i 70.000 euro l’anno. Se invece si acquisisce un mandato e la transazione viene portata a termine da un associato, il compenso sarà suddiviso in parti eque.
- Un’altra fonte di guadagno è quella che riguarda la performance della propria rete. Sponsorizzando nuovi consulenti si crea una vera e propria agenzia personale: lo sponsor si impegna a supportare i suoi associati in ogni fase del personale lavoro laddove necessario, e ogni nuovo associato può sponsorizzare altri professionisti. Per ogni rete che si crea ed il conseguente volume di affari, si assisterà ad un compenso provvigionale su 5 livelli: sarà iad a fornire questi “premi” di produzione o commissione di sponsorizzazione, senza nulla togliere all’agente che ha di fatto concluso la transazione.
- La segnalazione di business è infine la terza fonte di guadagno nel modello iad e corrisponde al 12% della commissione realizzata dalla vendita
Va infine sottolineato: le provvigioni sono calcolate su un’unica scala nazionale e sono le stesse per tutti i membri del network.
Per entrare a far parte di iad basta visitare il sito dedicato e richiedere informazioni più dettagliate.
Per saperne di più: